Nuovo delizioso racconto di Pietro Vizpara caricabile su A4 , la rivista letteraria contenuta in un foglio solo, ne avevo parlato qui .
Il racconto comincia così :
"Se c’è una cosa che avevo imparato al lavoro era questa: essere puntuale. "
Riflettendo, anche per me è stata la stessa cosa,
e per voi ?
:)
Bisogna vedere cosa si intende per puntualità: arrivare al lavoro puntuali, oppure essere puntuali nei lavori che si fanno? Ovviamente dipende da lavoro e lavoro, se si timbra un cartellino, oppure no ... nella vita, in generale, è educazione farsi trovare puntuali, arrivare puntuali ad un appuntamento, sia di lavoro, gita, cultura, ecc. e in genere lo sono. Conosco persone che invece non lo sono mai, e non capisco se si rendano conto di ciò, o siano perse, anche se non vecchie da Alzheimer.
RispondiEliminaCerto . per la mia esperienza , ti dico che imparando ad esser puntuale al lavoro , ho anche imparato ad esser puntuale su tutto il resto . prima ero un eterno ritardatario . Al voto non sarò puntuale e neanche in ritardo .. :) ciao carissimo
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