Farina, grammi 240.
Burro, grammi 20.
Zucchero in polvere, grammi 20.
Uova, n. 2.
Acquavite, cucchiaiate n. l.
Sale, un pizzico.
Fate con questi ingredienti una pasta piuttosto soda, lavoratela moltissimo con le mani e lasciatela un poco in riposo, infarinata einvoltata in un canovaccio. Se vi riuscisse tenera in modo da non poterla lavorare, aggiungete altra farina. Tiratene una sfoglia della grossezza d'uno scudo, e col coltello o colla rotellina a smerli, tagliatela a strisce lunghe un palmo circa e larghe due o tre dita. Fate in codeste strisce qualche incisione per ripiegarle o intrecciarle o accartocciarle onde vadano in padella (ove l'unto, olio o lardo, deve galleggiare) con forme bizzarre. Spolverizzatele con zucchero a velo quando non saranno più bollenti. Basta questa dose per farne un gran piatto. Se il pane lasciato in riposo avesse fatta la crosticina, tornatelo a lavorare.
[Pellegrino Artusi - 595 .Cenci - La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene]
Buon appetito e Buon Carnevale :)
Slurp slurp
RispondiElimina......son stati spolverati :)
EliminaGnam gnam gnam ..
RispondiEliminaDa noi li chiamiamo fiocchetti :D
RispondiElimina..grazie slurp
Eliminada me le chiacchiere, a Roma le frappe :)
RispondiElimina...in un sacco di città si chiamano chiacchere :)
EliminaDa noi le chiamiamo "chiacchere" o "bugie" e sono buonissime.
RispondiEliminaPiemonte e Liguria si chiamano "bugie"
Eliminaanche da me le chiacchiere...la mia compagna veneta invece mi dice dei Crostoli.
RispondiEliminaCrostoli non lo conoscevo , thanx Andrew
EliminaI veneti son gente stranissima
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