lunedì 29 gennaio 2018

venerdì 26 gennaio 2018

Eccheppalle !


Non mi sentivo bene già da sabato scorso infatti stavo "covando" l' influenza che cova cova è venuta fuori.
 Pochissima febbre ma tanti dolori addosso . 
Dolori come se  un una banda di rappers di quelli veri e inguaiati  mi avesse malmenato  fino a farmi svenire .per rubarmi il portafoglio e l' iphone .
Come se non bastasse a contribuire al mio stato vitale già precario ci si è messa anche la connessione  internet che mi ha piantato giorno 24 per ritornare solo poche ore fa ..
Segnalato subito alla TIM e che se ne dica,  ha mantenuto i tempi promessi..
anche l'influenza pare sia passata quasi del tutto .
e adesso un buon brodino vegetale
...
forse  mi riprendo


giovedì 11 gennaio 2018

Welcome ? in Hotel California


Non mi ricorda un periodo felicissimo della mia vita , 
1976 e avevo 15 anni ,
  e forse perchè in piena fase adolescenziale , è una canzone  che non sono riuscito ad amare più di tanto .
Con questo rimane un grande pezzo della storia della musica rock 
e
 nel bene o nel male , 
più nel male,
 è nella mia playlist
quella chitarra lì non te la dimentichi più
Quando l' ascolto
non sto bene 

"Rilassati' disse l'uomo della notte 
noi siamo programmati per ricevere 
tu puoi lasciare l'albergo quando vuoi, 
ma non potrai mai abbandonarci "

(assolo chitarra)

Ciao
:(

mercoledì 10 gennaio 2018

Traduzione di "Cave"dei Future Islands



Video semplice ma di grande effetto .
Poetico come lo ha definito
Lo avrò guardato venti volte oggi ...ahahahahah
:D

Quel signore li è Jonathan Lamberton ,esperto nel linguaggio dei segni e collaboratore del sindaco di New York , Di Blasio 

Non è Plant


Chiudi gli occhi e ascolta ...
...
ma non è Plant 

awesome lo stesso 
....
Comincia cosi :

aaaaaaaaahaaaah
aaaaaaaaaahaaah

oooooooooooooooooooooooooooooh

oh mama

più Led Zeppelin di cosi , si muore 



sabato 6 gennaio 2018

Oggi è "La Befana "


Ricordo che una mattina di "befana", avrò avuto 7 / 8 anni, trovai una calza piena di carbone vero e non di zucchero .
Ci rimasi di un male , ma di un male da mettermi a piangere
Era solo uno scherzo dei buontemponi dei miei genitori.
Forse neanche lori si aspettavano una così brutta reazione...
Precitosamente 
mi consegnarono la calza, quella vera, quella lasciata dalla befana
...
coprendomi di baci .

PS: La faccina sul giorno 8 sta a significare fine vacanze e rientro a lavoro .
:(
Buon uichende 

martedì 2 gennaio 2018

100

100 non è il numero del post, ma degli gnocchi in foto e
la ricetta che segue è presa dall' Artusi -
La scienza in cucina e l' arte del mangiare bene
Un  manuale-ricettario  della  cucina  tradizionale italiana scritto con un linguaggio quasi in prosa  e  pieno di dissertazioni buffissime.
Dissertazioni di cui mi delizio quanto il cibo cucinato come consiglia appunto Pellegrino Artusi ...
Gnocchi in questo caso .

89. GNOCCHI DI PATATE
La famiglia de' gnocchi è numerosa. Vi ho già descritto gli gnocchi in brodo del n. 14: ora v'indicherò gli gnocchi di patate e di farina gialla per minestra e più avanti quelli di semolino e alla romana per tramesso o per contorno, e quelli di latte per dolce. Patate grosse e gialle, grammi 400. Farina di grano, grammi 150.
Vi noto la proporzione della farina per intriderli, onde non avesse ad accadervi come ad una signora che, me presente, appena affondato il mestolo per muoverli nella pentola non trovò più nulla; gli gnocchi erano spariti. - O dov'erano andati? - mi domandò con premurosa curiosità un'altra signora, a cui per ridere raccontai il fatto, credendo forse che il folletto li avesse portati via. - Non inarchi le ciglia, signora - risposi io - ché lo strano fenomeno è naturale: quelli gnocchi erano stati intrisi con poca farina e appena furono nell'acqua bollente si liquefecero.
Cuocete le patate nell'acqua o, meglio, a vapore e, calde bollenti, spellatele e passatele per istaccio. Poi intridetele colla detta farina e lavorate alquanto l'impasto colle mani, tirandolo a cilindro sottile per poterlo tagliare a tocchetti lunghi tre centimetri circa. Spolverizzateli leggermente di farina e, prendendoli uno alla volta, scavateli col pollice sul rovescio di una grattugia.
Metteteli a cuocere nell'acqua salata per dieci minuti, levateli asciutti e conditeli con cacio, burro e sugo di pomodoro, piacendovi. Se li volete più delicati cuoceteli nel latte e serviteli senza scolarli; se il latte è di buona qualità, all'infuori del sale, non è necessario condimento alcuno o tutt'al più un pizzico di parmigiano.

Buon appetito
:)

lunedì 1 gennaio 2018

Ascolta , si fa giorno


Era il Capodanno del 1987 , viaggiavo sulla Firenze-Mare
di ritorno dai festeggiamenti al Tenax
Tenax per l' occasione addobbato coi colori "Maracanà" in contrasto col nero e acciaio classici della astronave discoteca, meglio conosciuta come dance-station.
Nottata a base di 
Cure , Ultravox, Clock DVA, Brian Ferry, New Order, Clash, Sex Pistols, Psychedelic Furs, Neon Litfiba, Madness, Cult  Virgin Prunes, Gun Club, Siouxsie, Sister Of Mercy, Stranglers, Alan Vega,
Manhattan, Ginger-Ale , spumantone italiano Fontanafredda alternato a birra e WAT 69 
 e un paio di canne per fraternizzare
.....ahahahah..
Saranno state le 6 e mezza
dai diffusori , Jensen , della mia auto , si diffondeva per l'aria quel pezzo li
...
Si tornava sulla terra .
Sereno 2018
...
ciao
.)