Scolpire il mare...
Le sue musiche...
Lunghe,
le mobili sue cordigliere
crestate di neve...
Scolpire
– bluastre – le schegge
delle sue ire...
I frantumi
– contro murate o scogliere –
delle sue euforie...
Filarne il vetro in làmine
semiviperine...
In taglienti
nastri d'alghe...
Fissarne
– sotto le trasparenti
batterie del cielo – le bianche
catastrofi...
Lignificare
le esterrefatte allegrie
di chi vi si tuffa...
Scolpire
il mare fino a farne il volto
del dileguante...
Dire
(in calmerìa o in fortunale)
l'indicibile usando
il mare come materiale...
Il mare come costruzione...
Il mare come invenzione...
[Giorgio Caproni - Il mare come materiale ]
"il mare come invenzione" lo trovo un verso sublime.
RispondiEliminaè il verso che mi ha sempre colpito di piuù , ciao Dan
EliminaGrandiosa. Come un'ondata di genialità. Anche se nel commentare non posso non pensare a ben altre ondate che vi hanno fatto del male.
RispondiEliminaUn abbraccio grande a te e a tutti i livornesi.
Grazie Zio ! Un abbraccio da me e da Livorno tutta :)
EliminaBella scelta ! Dai dai Livorno!
RispondiEliminaGrazie ...dai ci risolleveremo e se la smettessero di litigare Nogarin e soci ?
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